Ho finito di guardare Joan of Arcadia, l'ho iniziato quasi un anno fa ma ci ho messo un po' per riuscire a recuperare tutte le puntate. Lo trovo piacevole, è intriso di religione ma non è demagogico; è incentrato sul libero arbitrio e sul fatto che Dio agisce secondo vie misteriose e non comprensibili ai protagonisti della serie ma solo ai telespettatori... volevo dire: non comprensibili agli uomini.
La protagonista della serie è Joan Girardi, una ragazza che va al liceo e alla quale Dio appare sotto forme diverse chiedendole di eseguire certi compiti. Sono sempre compiti molto semplici e apparentemente senza senso come: iscriviti al corso di chimica, trova un lavoro part time alla libreria, fa una sciarpa. Ogni volta che Dio parla a Joan è una persona diversa - anche se alcuni caratteri sono ricorrenti - è una vecchietta, un ragazzo, una bambina, la custode della scuola, un presentatore televisivo, un punk; è ovunque e chiunque, non spiega mai perché chiede ciò che chiede malgrado le insistenze e le domande di Joan. A seconda di quello che la ragazza decide di fare gli eventi prendono una determinata piega e solo alla fine della puntata sarà chiaro lo scopo della missione.
Accanto alle vicissitudini liceali di Joan ci sono quelle della sua famiglia e dei suoi amici: il padre è il capo della polizia, uno dei fratelli è rimasto paralizzato dopo un incidente automobilistico, il resto è soggetto a spoiler pertanto non mi dilungo.
Purtroppo è stato cancellato alla seconda stagione, quando le cose iniziavano a farsi interessanti. Non mi sarebbe spiaciuto per nulla assistere ad una terza stagione. Un telefilm che tratta la religione in maniera intelligente, filosofico e non propagandistico purtroppo non funziona. Secondo
wikipedia lo show è stato cancellato perché il rating è sceso da 10milioni di telespettatori della prima serie a 8milioni nella seconda serie. Per quanto a me 8milioni di telespettatori sembrino tanti non bastano per il mercato americano, così un altro telefilm di qualità non è sopravvissuto alla guerra dello share.
La sigla è una canzone che mi piace molto: "One of Us" di Joan Osborne, e rispecchia alla perfezione lo spirito del telefilm:
What if God was one of us?
Just a slob like one of us
Just a stranger on the bus
Trying to make his way home
Grazie a
Wikipedia ho trovato la lista dei Dieci Comandamenti che la produttrice Barbara Hall ha dato agli sceneggiatori per scrivere le puntate:
- Dio non può intervenire in prima persona.
- Il Bene e il Male esistono.
- Dio non può identificare una religione come giusta o sbagliata.
- Il compito di ogni persona è quello di seguire la propria natura.
- Ogni persona può dire «no» a Dio, anche Joan…free will
- Dio non è legato alla concezione umana di tempo.
- Dio non è una persona e non possiede oggetti.
- Dio parla con tutti in modi diversi.
- Il piano che Dio ha in mente, è qualcosa che porta del bene a noi e non a lui.
- Dio parla con Joan e con tutti gli altri perché vuole che tutti riconosciamo il legame che esiste tra tutte le cose. Ogni azione ha delle conseguenze. Fare del male a qualcuno, farà del male anche a me stesso. Bisogna imparare dai propri errori e maturare. Dio si può ritrovare in tutte le cose. La vera natura di Dio rimane comunque sempre un mistero per tutti.
:-: