LA MIA VISIONE DEL MONDO
Dec. 5th, 2006 07:59 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Finalmente mi sono decisa, dopo un bel po' di tempo che ci rimuginavo sopra; dopo aver trovato una struttura che mi dà fiducia; dopo l'uscita dei nuovi laser che riescono a correggere anche difetti parecchio forti, finalmente ho prenotato l'operazione alla vista per togliere la miopia.
Perché ho deciso per l'operazione agli occhi?
Buona domanda, ma per dare una risposta esauriente dovrei spiegarvi prima qual è la mia visione del mondo:
La mia scrivania (un metro di distanza); leggere un libro (quaranta centimetri di distanza); la mattina davanti allo specchio (un metro di distanza - fortuna che non ho l'abitudine di truccarmi - anche perché tanto non riuscirei); fuori dalla mia finestra (panoramica):

Così è come ci vedo senza occhiali (diottrie mancanti: -9,00sx e -8,25dx). Chi ha una miopia forte sa che anche con gli occhiali non si riesce a mettere a fuoco fino ad avere dieci decimi, si vede sempre un po' sfuocato. Ho provato anni fa a mettere le lenti a contatto per fermare la miopia: niente da fare, hanno iniziato a darmi fastidio e non le ho più indossate.
Devo indossare gli occhiali ovunque, anche in palestra (rischiando di farmeli volare via) e sotto la doccia (d'inverno si appannano come in un film comico). Se appoggio gli occhiali su un angolo del tavolo e qualcuno me li sposta su un altro angolo non sono più in grado di trovarli perché non li vedo. Di notte (notte... d'inverno fa buio alle cinque del pomeriggio) ho smesso di guidare perché non mi sento più sicura - non ci vedo!
Insomma, non vedo un sacco di cose compresa l'ora di togliermi gli occhiali. O quasi... sì, perché, perversamente, l'idea dell'operazione mi mette ansia per il cambiamento che porterà nelle mie abitudini. Porto gli occhiali da quando avevo sedici anni, come faccio a stare senza?
Già mi immagino a comprarmi una montatura sdozza con lenti non graduate giusto per avere qualcosa sulla faccia che mi rassicuri...
Perché ho deciso per l'operazione agli occhi?
Buona domanda, ma per dare una risposta esauriente dovrei spiegarvi prima qual è la mia visione del mondo:
La mia scrivania (un metro di distanza); leggere un libro (quaranta centimetri di distanza); la mattina davanti allo specchio (un metro di distanza - fortuna che non ho l'abitudine di truccarmi - anche perché tanto non riuscirei); fuori dalla mia finestra (panoramica):

Così è come ci vedo senza occhiali (diottrie mancanti: -9,00sx e -8,25dx). Chi ha una miopia forte sa che anche con gli occhiali non si riesce a mettere a fuoco fino ad avere dieci decimi, si vede sempre un po' sfuocato. Ho provato anni fa a mettere le lenti a contatto per fermare la miopia: niente da fare, hanno iniziato a darmi fastidio e non le ho più indossate.
Devo indossare gli occhiali ovunque, anche in palestra (rischiando di farmeli volare via) e sotto la doccia (d'inverno si appannano come in un film comico). Se appoggio gli occhiali su un angolo del tavolo e qualcuno me li sposta su un altro angolo non sono più in grado di trovarli perché non li vedo. Di notte (notte... d'inverno fa buio alle cinque del pomeriggio) ho smesso di guidare perché non mi sento più sicura - non ci vedo!
Insomma, non vedo un sacco di cose compresa l'ora di togliermi gli occhiali. O quasi... sì, perché, perversamente, l'idea dell'operazione mi mette ansia per il cambiamento che porterà nelle mie abitudini. Porto gli occhiali da quando avevo sedici anni, come faccio a stare senza?
Già mi immagino a comprarmi una montatura sdozza con lenti non graduate giusto per avere qualcosa sulla faccia che mi rassicuri...