Nel corridoio, di fianco alla fotocopiatrice, c'è un armadio vuoto.
Da qualche tempo mi era venuto un dubbio: Possibile che consumiamo così tanta carta per fotocopie?
Anche le mie colleghe erano perplesse, ma in fondo la risposta rimaneva: sì, è possibile. Fotocopiamo una quantità esagerata di cose, nel periodo di maggior lavoro, poi, anche di più.
Eppure mi sembrava un po' strano che cinque cartoni da cinque risme l'uno fossero finiti così presto; mi sembrava di averli ordinati da così poco tempo...
Ma questo non vuol dire niente, mi dicevano; cose successe un mese fa sembrano siano successe ieri e viceversa, mi dicevano; i documenti da preparare sono tanti, mi dicevano.
In ogni caso bisognava ordinare altri cinque cartoni, perchè di carta non ce n'era più neanche una risma.
Faccio l'ordine, arriva la carta. Il corriere forma una bella torre pericolante di cartoni in segreteria, la guardo ripromettendomi di metterla a posto al più presto.
Vado nel mio ufficio, finisco un lavoro, faccio un paio di registrazioni e torno in segreteria.
La carta è sparita.
Di tutti e cinque i cartoni nemmeno più l'ombra.
Nessuno ne sa niente.
Eh no, eh? Qui c'è qualcosa che non funziona! Non presto più orecchio alla gente che millanta il carico di fotocopie fatte giusto per vantarsi di quanto sia oberata di lavoro (si sa, la sindrome del pescatore colpisce anche gli impiegati). Nessuno può aver consumato 12.500,00 fogli di carta in due ore!
Qualcuno si è fregato la carta!
Chi si è fregato la carta?
Nessuno.
Sì, proprio così. È venuto fuori quanto segue: qualche mese fa, quando c'era ancora il tecnico informatico, lui e un altro dipendente (laureato non si sa come in fisica nucleare) hanno ideato il seguente, brillante, piano logistico.
Nella mia testa mi sono ricostruita il dialogo che, un paio di mesi fa, deve essersi svolto fra i due:
L'INFORMATICO: "I cartoni sono in mezzo al c***o."
IL FISICO: "Anf, ganf, linguarrotolat... bisbigl, bisbigl." (trad: li doveva mettere via C. ma è ammalata).
L'INFORMATICO: "Spostiamoli noi, che mi colpisco nelle b***e ogni volta che entro."
IL FISICO: "(trad.: dove li mettiamo)?"
Nel corridoio, di fianco alla fotocopiatrice, c'è un armadio vuoto.
L'INFORMATICO: "Boh, bisogna trovare un posto comodo."
Nel corridoio, DI FIANCO alla fotocopiatrice, c'è un armadio vuoto!
IL FISICO: "(trad.: una volta li impilavamo dietro alla porta. Adesso non più, perciò non saprei...)
Nel corridoio, DI FIANCO alla fotocopiatrice, c'è un armadio vuoto! VUOTO!
L'INFORMATICO: "Idea! Sai dove c'è spazio? Nel bagno degli uomini, dentro lo sgabuzzino, in basso, dietro al carrello ed ai boccioni d'acqua da 25lt."
IL FISICO: "(trad.: perfetto!)"
Sono entrata nel bagno degli uomini e nello sgabuzzino, in basso, dietro al carrello ed ai boccioni d'acqua da 25lt. ci sono QUARANTA! cartoni di carta da fotocopie. La carta che la mia collega prima, ed io dopo, continuavamo ad ordinare perchè spariva così in fretta... Il Fisico Nucleare (il braccio) anche in mancanza della mente (il Tecnico Informatico) ha continuato diligentemente a stipare lì i cartoni di carta che trovava in giro.
Un altro mistero risolto!
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Da qualche tempo mi era venuto un dubbio: Possibile che consumiamo così tanta carta per fotocopie?
Anche le mie colleghe erano perplesse, ma in fondo la risposta rimaneva: sì, è possibile. Fotocopiamo una quantità esagerata di cose, nel periodo di maggior lavoro, poi, anche di più.
Eppure mi sembrava un po' strano che cinque cartoni da cinque risme l'uno fossero finiti così presto; mi sembrava di averli ordinati da così poco tempo...
Ma questo non vuol dire niente, mi dicevano; cose successe un mese fa sembrano siano successe ieri e viceversa, mi dicevano; i documenti da preparare sono tanti, mi dicevano.
In ogni caso bisognava ordinare altri cinque cartoni, perchè di carta non ce n'era più neanche una risma.
Faccio l'ordine, arriva la carta. Il corriere forma una bella torre pericolante di cartoni in segreteria, la guardo ripromettendomi di metterla a posto al più presto.
Vado nel mio ufficio, finisco un lavoro, faccio un paio di registrazioni e torno in segreteria.
La carta è sparita.
Di tutti e cinque i cartoni nemmeno più l'ombra.
Nessuno ne sa niente.
Eh no, eh? Qui c'è qualcosa che non funziona! Non presto più orecchio alla gente che millanta il carico di fotocopie fatte giusto per vantarsi di quanto sia oberata di lavoro (si sa, la sindrome del pescatore colpisce anche gli impiegati). Nessuno può aver consumato 12.500,00 fogli di carta in due ore!
Qualcuno si è fregato la carta!
Chi si è fregato la carta?
Nessuno.
Sì, proprio così. È venuto fuori quanto segue: qualche mese fa, quando c'era ancora il tecnico informatico, lui e un altro dipendente (laureato non si sa come in fisica nucleare) hanno ideato il seguente, brillante, piano logistico.
Nella mia testa mi sono ricostruita il dialogo che, un paio di mesi fa, deve essersi svolto fra i due:
L'INFORMATICO: "I cartoni sono in mezzo al c***o."
IL FISICO: "Anf, ganf, linguarrotolat... bisbigl, bisbigl." (trad: li doveva mettere via C. ma è ammalata).
L'INFORMATICO: "Spostiamoli noi, che mi colpisco nelle b***e ogni volta che entro."
IL FISICO: "(trad.: dove li mettiamo)?"
Nel corridoio, di fianco alla fotocopiatrice, c'è un armadio vuoto.
L'INFORMATICO: "Boh, bisogna trovare un posto comodo."
Nel corridoio, DI FIANCO alla fotocopiatrice, c'è un armadio vuoto!
IL FISICO: "(trad.: una volta li impilavamo dietro alla porta. Adesso non più, perciò non saprei...)
Nel corridoio, DI FIANCO alla fotocopiatrice, c'è un armadio vuoto! VUOTO!
L'INFORMATICO: "Idea! Sai dove c'è spazio? Nel bagno degli uomini, dentro lo sgabuzzino, in basso, dietro al carrello ed ai boccioni d'acqua da 25lt."
IL FISICO: "(trad.: perfetto!)"
Sono entrata nel bagno degli uomini e nello sgabuzzino, in basso, dietro al carrello ed ai boccioni d'acqua da 25lt. ci sono QUARANTA! cartoni di carta da fotocopie. La carta che la mia collega prima, ed io dopo, continuavamo ad ordinare perchè spariva così in fretta... Il Fisico Nucleare (il braccio) anche in mancanza della mente (il Tecnico Informatico) ha continuato diligentemente a stipare lì i cartoni di carta che trovava in giro.
Un altro mistero risolto!
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