La Torre di Londra, che io mi immaginavo come una torre altissima circondata da corvi svolazzanti, in realtà è un castello. Nel medio-evo svettava sopra le capanne di paglia, adesso è incastonata in uno skyline fatto da grattacieli. L'ingresso non è gratuito, il biglietto costa 17 sterline ma sono ben spese. È permesso fare foto ovunque tranne che all'interno delle sale dove ci sono le esposizioni; pertanto niente foto ricordo dei gioielli della corona, nè delle armature di Enrico VIII. Adesso posso dire anch'io di aver visto di persona i famosissimi Gioielli della Corona Inglese, compreso il Koh-I-Noor, nome che prima d'ora conoscevo solo come marca di gomme da cancellare e che invece è fra i diamanti più grandi del mondo. In realtà ho passato metà della visita ai Gioielli nella ferma convinzione che fossero copie, non posso credere che li lascino lì nelle teche a beneficio di qualsiasi turista abbia voglia di farsi un giro nella stanza per ammirarli. ![]() Un'altra esposizione è quella dell'armeria di Enrico VIII. Ci sono varie armi d'epoca, comprese armature per ogni occasione: per tornei con lancia, per combattimenti appiedati, o cerimoniali. Non sono mai stata una patita dei Cavalieri ma la mostra mi è piaciuta; non trovo fascino nelle armature medievali, tuttavia il poterle vedere da vicino fa apprezzare la lavorazione che c'è dietro. Certo non ne indosserei mai una, ma questo non conta. Quello che non ho visto è lo svolazzare dei corvi con il loro craaa! craaa!. I corvi che ho visto io se ne guardavano bene dall'andarsene in giro, se ne stavano ben pasciuti sul prato. Alcuni erano dentro l'uccelliera ma anche quelli che erano fuori non si sono mossi da terra, stavano troppo bene lì. Oltre a visitare le esposizioni, c'è da fare la passeggiata sui bastioni, che comprende le torri dove venivano tenuti i prigionieri e le stanze delle torture. Fra queste c'è anche la Bloody Tower, ossia la Torre Maledetta con i suoi misteri e i suoi gialli da risolvere sull'assassinio dei principini. Gli Yeoman intrattengono i turisti raccontando leggende e anedotti sulla storia del castello. In una delle sale c'è un plastico con la ricostruzione dell'unica volta in cui la Torre è stata espugnata, non si trattava di nemici durante una guerra, bensì di contadini arrabbiati perché non volevano pagare le tasse. Purtroppo la cosa non mi ha stupito, mi sono già lasciata alle spalle il mio periodo romantico. La gita è stata soddisfacente, siamo anche stati casualmente tempestivi nella visita ai Gioielli della Corona: al mattino, quando siamo andati noi, non c'era praticamente nessuno, invece dopo pranzo la fila arrivava fuori dalla porta. |
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