SCIROPPO CHE VA, SCIROPPO CHE VIENE
Dec. 2nd, 2006 08:54 pmUna volta al mese le mie difese si sgretolano; per la maggior parte dell’anno... pazienza; di questa stagione, invece, significa il grande ritorno della tosse e/o raffreddore e/o influenza.
A questo giro mi è anche andata bene, per ora si è ripresentata solo la tosse, che quest’anno la fa da padrona anche nelle vite dei miei colleghi.
Il Broncofluid l’ho finito già due settimane fa, pertanto non mi è restato altro da fare che andare in farmacia a ‘farmi consigliare’ un nuovo sciroppo.
Avrei potuto ricomprare il Broncofluid ma dopo tre bottiglie in due settimane ho sentito, perfino io, voglia di un cambiamento.
Il guaio è che all’immancabile domanda del farmacista: “che tipo di tosse è?” io non ho la minima idea di cosa rispondere. E mai MAI che mi venga da tossire in quel momento per farglielo sentire. Insomma, non sono un medico, che ne so di che tipo di tosse sia?
È come quando il dottore ti chiede: “che tipo di dolore è?” L’unica risposta che ha un senso è: “male cane”, ma non è quella giusta e così finisco sempre per guardarlo con espressione vacua.
Alla fine la commessa è andata a frugare nelle sue scansie e se ne è uscita con HoneyFlu, uno sciroppo liquido al sapore di miele con uno strano retrogusto metallico (prodotto probabilmente da un esercito di piccole api drone).
Ma il vero asso nella manica dell’HoneyFlu, a detta del farmacista, è il paracetamolo, che va bene anche per l’influenza e la febbre.
Ne fa di roba, ha perfino un sito internet dedicato: http://www.paracetamolo.it/
L’altro principio attivo è il DestrometorfanoHBr, che però non ha siti internet dedicati, forse per l’alta improbabilità di riuscire a scrivere l’indirizzo correttamente.
A differenza del Broncofluid che faceva fatica a scendere dalla boccetta tanto era sciropposo ed aveva un buonissimo sapore zuccherino, l’HoneyFlu è praticamente liquido e vorrebbe sapere di miele ma mica tanto.
In compenso però la tosse sembra avermela calmata, almeno per ora, anche se non me l’ha fatta sparire del tutto, purtroppo.
A questo giro mi è anche andata bene, per ora si è ripresentata solo la tosse, che quest’anno la fa da padrona anche nelle vite dei miei colleghi.
Il Broncofluid l’ho finito già due settimane fa, pertanto non mi è restato altro da fare che andare in farmacia a ‘farmi consigliare’ un nuovo sciroppo.
Avrei potuto ricomprare il Broncofluid ma dopo tre bottiglie in due settimane ho sentito, perfino io, voglia di un cambiamento.
Il guaio è che all’immancabile domanda del farmacista: “che tipo di tosse è?” io non ho la minima idea di cosa rispondere. E mai MAI che mi venga da tossire in quel momento per farglielo sentire. Insomma, non sono un medico, che ne so di che tipo di tosse sia?
È come quando il dottore ti chiede: “che tipo di dolore è?” L’unica risposta che ha un senso è: “male cane”, ma non è quella giusta e così finisco sempre per guardarlo con espressione vacua.
Alla fine la commessa è andata a frugare nelle sue scansie e se ne è uscita con HoneyFlu, uno sciroppo liquido al sapore di miele con uno strano retrogusto metallico (prodotto probabilmente da un esercito di piccole api drone).
Ma il vero asso nella manica dell’HoneyFlu, a detta del farmacista, è il paracetamolo, che va bene anche per l’influenza e la febbre.
Ne fa di roba, ha perfino un sito internet dedicato: http://www.paracetamolo.it/
L’altro principio attivo è il DestrometorfanoHBr, che però non ha siti internet dedicati, forse per l’alta improbabilità di riuscire a scrivere l’indirizzo correttamente.
A differenza del Broncofluid che faceva fatica a scendere dalla boccetta tanto era sciropposo ed aveva un buonissimo sapore zuccherino, l’HoneyFlu è praticamente liquido e vorrebbe sapere di miele ma mica tanto.
In compenso però la tosse sembra avermela calmata, almeno per ora, anche se non me l’ha fatta sparire del tutto, purtroppo.