La Scienza in Piazza
Mar. 20th, 2010 01:44 pmÈ la settimana de "La Scienza in Piazza" dove anche la nostra intrepida
iguana_tonante è stata arruolata. Così sabato scorso, dopo tanto tempo, ho fatto una gita in centro città e ne ho approfittato per prendere qualche foto:

Però devo confessare di non avere visitato i laboratori con i vari esperimentini, l'unica sezione che ho visto è stata questa:

Da vera criticona devo ammettere che il video non mi ha soddisfatto un granché, se ti promettono il Big Bang in 3D, ho la pretesa che una bella esplosione colorata che esce dallo schermo ci sia, invece non esplode niente, c'è 'sto tizio con la barba che parla e parla con la sua palla luminosa in mano - simboleggiante l'universo. A metà del video finalmente appaiono gli ammassi di galassie tutte sbriluccicose, finalmente: evviva! Ci vuole poco per accontentare chi non ha studiato.
Il cloue dell'evento, tuttavia, resta l'arruolamento di
iguana_tonante come Mastro di occhialini bicromatici e Guardia di proiettore. Eccolo qua al lavoro, circondato dal pubblico in attesa di entrare.


La proiezione era ospitata nella Sala Borsa, luogo misterioso e universitario di cui ho sempre sentito parlare ma in cui non ero mai entrata prima. Ho avuto un po' di timore a varcare la soglia: lo capiranno subito che non ho studiato e mi butteranno fuori! Vabbè, a parte gli scherzi, la Sala Borsa mi ha colpito piacevolmente, all'interno è molto bella; ci sono svariati tavoli e sedie dove appoggiarsi per leggere o studiare, esposizioni, mostre, plastici dei lavori urbani in corso o in via di progettazione, lo spazio parcheggia-bimbi, non poteva mancare neanche il bar/tavola calda. Ne hanno tirato fuori proprio un bell'ambientino in cui sentirsi a proprio agio anche perché dà l'idea di pulito e nuovo.



Mi sono sentita un po' bimba quando mi ha colpito l'emozione di riconoscere i posti rappresentati nei plastici, questo è il palazzo dove lavoro:

In un altro espositore c'era una panoramica con la casa in cui abitavo prima. È un po' come sentirsi famosi per interposta persona (o luogo).
Finalmente ho visto il progetto della nuova stazione ferroviaria di cui ho solo sentito parlare: un enorme capannone bianco con il soffitto in stile moderno-plastica-fusa-coi-buchi. Ci metteranno così tanti anni a completarlo che una volta finito non sarà più moderno e verrà visto con nostalgia per l'ingenuità stilistica di quei tempi. Questa è una foto della panoramica, i dettagli non si vedono ma le lampadine all'interno dei palazzi ferroviari la rende deliziosamente kitsch:

![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-userinfo.gif)
Però devo confessare di non avere visitato i laboratori con i vari esperimentini, l'unica sezione che ho visto è stata questa:
Da vera criticona devo ammettere che il video non mi ha soddisfatto un granché, se ti promettono il Big Bang in 3D, ho la pretesa che una bella esplosione colorata che esce dallo schermo ci sia, invece non esplode niente, c'è 'sto tizio con la barba che parla e parla con la sua palla luminosa in mano - simboleggiante l'universo. A metà del video finalmente appaiono gli ammassi di galassie tutte sbriluccicose, finalmente: evviva! Ci vuole poco per accontentare chi non ha studiato.
Il cloue dell'evento, tuttavia, resta l'arruolamento di
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-userinfo.gif)
La proiezione era ospitata nella Sala Borsa, luogo misterioso e universitario di cui ho sempre sentito parlare ma in cui non ero mai entrata prima. Ho avuto un po' di timore a varcare la soglia: lo capiranno subito che non ho studiato e mi butteranno fuori! Vabbè, a parte gli scherzi, la Sala Borsa mi ha colpito piacevolmente, all'interno è molto bella; ci sono svariati tavoli e sedie dove appoggiarsi per leggere o studiare, esposizioni, mostre, plastici dei lavori urbani in corso o in via di progettazione, lo spazio parcheggia-bimbi, non poteva mancare neanche il bar/tavola calda. Ne hanno tirato fuori proprio un bell'ambientino in cui sentirsi a proprio agio anche perché dà l'idea di pulito e nuovo.
Mi sono sentita un po' bimba quando mi ha colpito l'emozione di riconoscere i posti rappresentati nei plastici, questo è il palazzo dove lavoro:
In un altro espositore c'era una panoramica con la casa in cui abitavo prima. È un po' come sentirsi famosi per interposta persona (o luogo).
Finalmente ho visto il progetto della nuova stazione ferroviaria di cui ho solo sentito parlare: un enorme capannone bianco con il soffitto in stile moderno-plastica-fusa-coi-buchi. Ci metteranno così tanti anni a completarlo che una volta finito non sarà più moderno e verrà visto con nostalgia per l'ingenuità stilistica di quei tempi. Questa è una foto della panoramica, i dettagli non si vedono ma le lampadine all'interno dei palazzi ferroviari la rende deliziosamente kitsch: