Venerdì mattina, appena uscita di casa, ho trovato una sorpresa: la nebbia. È qualche anno che la nebbia in città si vede solo raramente. Con tutto quello che hanno costruito qui nei dintorni, anche il mio quartiere periferico è diventato città a tutti gli effetti. Ormai ho abbastanza anni da poterlo dire: mi ricordo ancora il campo dove adesso sorge il palazzo in cui abito, pertanto affermo a tutti gli effetti che "Qui una volta era tutta campagna!"
Non so se è a causa dell'urbanizzazione o se si tratta proprio di un cambiamento di clima generale, ma ricordo che un tempo in certe giornate di inverno c'era la nebbia, quella bianca che a due metri di distanza non si vede nulla; che sembra ovatta e che quando respiri ti entra nelle narici l'odore di umido. Adesso non c'è più, anche quella di venerdì era solo nebbiolina, chiamamola foschia molto densa. Però vale la pena immortalare la prima nebbia della stagione:

Negli ultimi due giorni è uscito il sole all'improvviso a fare da pausa fra una piovuta e l'altra. Oggi pomeriggio sembrava primavera, poi è venuto un acquazzone ed ha continuato a piovere. La stessa cosa ieri mattina.

Stamattina ha nevicato, i fiocchi di neve erano enormi, è andata avanti per un'oretta scarsa e non ha attaccato per terra. La pioggia successiva ha spazzato via ogni traccia della nevicata.

Anche se ho postato la foto precedente a questa ieri, in realtà è passato qualche giorno fra una foto e l'altra.
Il fatto che i bordi del pezzo ancora da completare siano gialli fa sembrare che il pezzo centrale sia stato bruciato via.

È finita l'ora legale, adesso fa buio alle cinque e mezzo. Uscita dal lavoro è già notte. Ne approffitto per immortalare la prima uscita al buio. Ecco il bar nel palazzo dove lavoro, che rimane eccezionalmente aperto quando ci sono i corsi serali.

Ho iniziato a fare il puzzle regalatomi a Natale, meglio tardi che mai. Fino ad ora la mancanza di una superficie adatta e le visite del nipotino - dal potere distruttivo innato dei bambini di due anni e mezzo - mi avevano inibito. Però avevo già iniziato a suddividere i pezzi in base al colore, mettendoli in sacchetti separati. Poi, con molta calma, mi sono procurata un cartone da utilizzare come superficie. In realtà ci sta al pelo, ma si sa: piuttosto che niente è meglio piuttosto.
Ecco i primi progressi:


:-:

Tengo la mia camera parecchio in disordine. Di solito quando compro qualcosa di nuovo tendo a lasciare la sporta in giro fino a che non le uso e questa resta vuota. Poi la sporta vuota continua a restare ancora un po' in giro. Forse perché così la sensazione di avere cose nuove resta più a lungo.



qui dentro ci sono tre canotte comprate in saldo da Oviesse, man mano che me ne serve una la pesco direttamente dalla sporta. Poi, solo dopo, finisce nel cassetto.

A giugno la scuola dove c'è la nostra palestra chiude, pertanto per fare allenamento ci dobbiamo trasferire nella palestra in centro. Visto che gli spogliatoi hanno finestre con vetri non zigrinati, questi sono stati verniciati per impedire di guardare dentro a chi è fuori.
Negli ultimi tempi la vernice si è scrostata pertanto la verniciatura dei vetri è stata rinnovata. Senonché qualcuno ha pensato che scegliere una tinta rossa fosse una buona idea. Appena aperta la porta mi è sembrato di entrare nell'antro di un vampiro.
D'inverno l'effetto non si nota perché fuori è buio ma di questa stagione gli spogliatoi sono immersi nella luce rossa. È un po' inquietante.


:-:

In questo periodo mi è venuta la fissa di immortalare le cose. Così inizio a postare questa specie di "diario fotografico" della mia vita quotidiana.
Iniziamo con il percorso giornaliero per andare al lavoro. Eccone una parte, sono alcune immagini di ciò che vedo tutti i giorni per andare in ufficio:

:-: